Spesso ci viene chiesto come poter utilizzare le infiorescenze di Cannabis CBD e quali sono le modalità migliori per godersi le infiorescenze di canapa legale e godere dei suoi innumerevoli benefici?
Solitamente siamo abituati ad associare le infiorescenze di CBD all’atto del fumare ma non è né l’unico né il miglior modo di utilizzarle.
Anzi, secondo noi è il modo peggiore!
Ma allora, quali sono gli altri metodi che abbiamo a disposizione?
- Vaporizzazione
- Infusione
- In cucina
Ma vediamoli uno per uno un pò più nel dettaglio.
- VAPORIZZAZIONE
La vaporizzazione, a differenza della combustione da fumo, è innocua in quanto il vaporizzatore lavora a temperature inferiori al punto di combustione (circa 230°).
Ogni cannabinoide ed ogni terpene ha una sua temperatura di evaporazione specifica.
Essendo molto numerosi i cannabinoidi ed i terpeni presenti nella canapa, il discorso diventerebbe molto complesso: infatti, a seconda di ciò che si vuole ottenere (rilassamento, concentrazione, antistress ecc ), potremmo “accedere” alle componenti dell’infiorescenza ricercate semplicemente regolando la temperatura del vaporizzatore.
Parlando qui di cannabis light, ossia di varietà specifiche di canapa ad alto contenuto di CBD, ci concentreremo su quest’ultimo cannabinoide che risulta essere il più indicato dalle ricerche dal punto di vista dei benefici.
La temperatura di estrazione del CBD si aggira tra i 160° e i 180°, range all’interno del quale troviamo tra l’altro importanti terpeni come il Mircene (uno dei più abbondanti e noto per gli effetti rilassanti e calmanti) e il Limonene.
Vaporizzare quindi ad una temperatura leggermente superiore ai 170° ci assicura in linea generale una certa efficacia.
- INFUSIONE
Ci sono state molte discussioni su come preparare un infuso o decotto efficace per la corretta estrazione e conseguente assimilazione delle componenti benefiche della canapa.
Senza entrare nel dettaglio è vero che:
- Le tisane alla canapa sono molto poco efficaci
- Il metodo consigliato dal ministero per la canapa medica è anch’esso poco efficace.
- Il metodo più accreditato (e scientificamente valido) ad oggi risulta la ricetta a cura del Dr. Ternelli
I seguenti passaggi illustrano come preparare correttamente un decotto a base di canapa:
- battezzare” un pentolino con il quale si preparerà la tisana alla cannabis, ossia usare sempre quello. Pentolini di dimensioni diverse cambiano la superficie di esposizione del liquido, facendolo evaporare più o meno velocemente, alterando (in più o in meno) la quantità finale di tisana residua.
- porre acqua fredda nel contenitore, almeno 250ml di acqua per dosi di cannabis fino a 200mg, 500ml per dosi da 200mg a 400mg, 750ml per dosi da 400mg a 600mg e così via. Quantitativi molto ridotti di cannabis (es. 30mg, 50mg) richiedono comunque l’utilizzo di almeno 250 ml di acqua.
- nel caso si disponga di cannabis grezza in cartine, sminuzzarla con una lama affilata (o, se disponibile, con un grinder). Scaldare fino a ebollizione intensa.
- coprire con coperchio e mantenere in bollore per 20 minuti.
- trascorsi 20 minuti, abbassare la fiamma per mantenere un blando bollore, aggiungere almeno 15 grammi di latte intero (o almeno 1,5 grammi di latte in polvere) per ogni 100 mg di cannabis (es. se si sono preparati 200 mg di cannabis, aggiungere almeno 30 grammi di latte intero)
- mantenere l’ebollizione blanda per altri 15 minuti; al termine spegnere e lasciare raffreddare.
- NON filtrare le infiorescenze (o la polvere), ma ingerirle insieme alla tisana: questo permette di assimilare anche eventuali sostanze rimaste nella parte vegetale e non perfettamente estratte o decarbossilate durante la decozione;
- dolcificare a piacere.
- IN CUCINA
L’ultima modalità di utilizzo della canapa CBD è la nostra preferita, essendo seri appassionati di cucina! La cannabis in cucina è infatti un modo creativo per unire l’utile al dilettevole.
La vostra fantasia è il solo limite.
Si può pensare alla canapa in cucina come ad una spezia un pò speciale!
Nonostante ciò, però, è importante conoscere i fondamentali dell’estrazione dei cannabinoidi così da poter attuare sempre scelte e procedure consapevoli ed efficaci.
Vi sono due regole d’oro fondamentali e sono queste queste:
La canapa va decarbossilata prima di essere utilizzata!
La decarbossilazione è un processo che trasforma i cannabinoidi dal loro stato acido (non assimilabili) alle loro rispettive forme “attive”.
Il processo si avvia esponendo i fiori ad una fonte di calore. Vi sono diverse possibilità, la più immediata consiste nel disporre i fiori sminuzzati su una teglia ed infornare a circa 104° (temperature più alte degradano i cannabinoidi) per circa 45 minuti (non di più!!).
I cannabinoidi sono liposolubili e quindi vengono estratti in presenza di sostanze grasse!
L’utilizzo quindi di ingredienti come il burro, l’olio, latte (animale o vegetale) è quindi di fondamentale importanza. Normalmente si scalda la canapa in uno di questi ingredienti in modo da sciogliere i cannabinoidi già decarbossilati. Il composto sarà inoltre un ottimo insaporitore per le vostre ricette! (Il più famoso è il cosidetto Cannabutter, ossia il burro a base di canapa).
A breve seguiranno le nostre ricette!
Nel frattempo un paio di suggestioni:
- Frittelle di mele e canapa
- Confettura di mele o pere con aggiunta di canapa
- Trota al cartoccio aromatizzata alla canapa e limone
- Un grande classico: i biscotti alla canapa!